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Pratiche commerciali scorrette
PayPal: stop alle clausole vessatorie
10 mar 2016
PayPal impone clausole vessatorie agli utenti, è questa la decisione dell’Antritrust che obbliga la società a condizioni d’uso più trasparenti a partire dal 23 marzo 2016. Le modifiche verranno recepite anche nelle condizioni d’uso valide in Europa.
Tra le clausole che non sono piaciute all'Autorità e che sono state anche oggetto della segnalazione di Altroconsumo, c’è quella dei rimborsi previsti dal Programma Protezione Acquisti (PPA) con cui PayPal, dietro la fumosa espressione di prodotto "Notevolmente non conforme alla descrizione", si riservava la discrezionalità di decidere se il bene consegnato era difforme oppure no e, di conseguenza, se l’acquirente avesse diritto o meno al rimborso per la consegna di un bene diverso da quello descritto.
Grazie all’intervento di Antitrust, l'acquirente che può provare la mancata consegna di un prodotto ora può ottenere il rimborso, anche nel caso in cui il venditore dichiari che la consegna o la spedizione siano avvenute.
Per quanto riguarda la legislazione da applicare e il Tribunale competente in caso di controversie, Paypal indicava leggi inglesi e tribunali del Regno Unito e del Lussemburgo. L'Autorità ha chiesto il rispetto della norma che attribuisce la competenza al foro di residenza del consumatore.